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#permutazioni
viragfold · 2 months
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garadinervi · 4 months
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Franco Grignani, Permutazioni oscillanti su reticolazione matematica (66/A), (mixed media on Scholler cardboard on masonite), 1962 [ML Fine Art – Matteo Lampertico, Milano. © Estate of Franco Grignani]
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schizografia · 10 months
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Occorre che ogni punto di vista sia anche la cosa, o che la cosa appartenga al punto di vista. Occorre perciò che la cosa non sia niente d’identico, ma sia scomposta in una differenza in cui svanisce l’identità dell’oggetto visto come del soggetto che vede. Occorre che la differenza divenga l’elemento, l’unità ultima, e che rimandi dunque ad altre differenze che mai la identifichino, ma la differenzino. È necessario che ogni termine di una serie, in quanto già differenza, sia posto in un rapporto variabile con altri termini, e costituisca perciò altre serie sprovviste di centro e di convergenza, così come è necessario anche nella serie affermare la divergenza e lo spostamento di centro. Ogni cosa, ogni essere deve vedere la propria identità assorbita nella differenza, non essendo altro che una differenza tra differenze. Si deve mostrare la differenza nell’atto di differire. Si sa che l’opera d’arte moderna tende a realizzare queste condizioni: essa diviene in tal senso un vero teatro, genera metamorfosi e permutazioni. Teatro senza nulla di fisso, o labirinto senza filo (poiché Arianna si è tolta la vita). L’opera d’arte lascia il campo della rappresentazione per divenire “esperienza”, empirismo trascendentale o scienza del sensibile.
È strano che si sia potuto fondare l’estetica (come scienza del sensibile) su ciò che può essere rappresentato nel sensibile, anche se in verità non è migliore il procedimento inverso che sottrae dalla rappresentazione il puro sensibile, e tenta di determinarlo come quel che resta una volta che la rappresentazione sia abolita (per esempio un flusso contraddittorio, una rapsodia di sensazioni). Vero è che l’empirismo diviene trascendentale, e l’estetica, una disciplina apodittica, quando afferriamo direttamente nel sensibile ciò che può essere solo sentito, l’essere stesso del sensibile: la differenza, la differenza di potenziale, la differenza d’intensità come ragione del diverso qualitativo. Nella differenza il fenomeno balena, si dispiega come segno, e il movimento si produce come “effetto”. Il mondo intenso delle differenze, in cui le qualità trovano la loro ragione è il sensibile, il proprio essere, è proprio l’oggetto di un empirismo superiore, che ci insegna una strana “ragione”, il multiplo è il caos della differenza (le distribuzioni nomade, le anarchie incoronate). Le differenze si somigliano sempre, sono analoghe, opposte o identiche: la differenza è dietro ogni cosa, ma dietro la differenza non c’è nulla. Tocca ad ogni differenza di passare attraverso tutte le altre, e di “volersi” o di ritrovarsi anch’essa attraverso tutte le altre. Si capisce perché l’eterno ritorno non sorga come secondo, o non venga dopo, ma sia già presente in ogni metamorfosi, contemporaneo di ciò che fa ritornare. L’eterno ritorno si riferisce a un mondo di differenze implicite le une nelle altre, a un mondo complicato, senza identità, propriamente caotico. Joyce presentava il vicus of recirculation come facente girare il chaosmos; e Nietzsche diceva che il caos e l’eterno ritorno non erano due cose distinte, ma una sola e stessa affermazione. Il mondo non è né finito né infinito, come nella rappresentazione, ma è compiuto e illimitato. L’eterno ritorno è l’illimitato dello stesso compiuto, l’essere univoco che si dice della differenza.
Nell’eterno ritorno, il caos-erranza si oppone alla coerenza della rappresentazione, e esclude la coerenza di un soggetto che si rappresenta, come di un oggetto rappresentato. La repetitio si oppone alla repraesentatio, il prefisso ha mutato di senso, poiché in un caso la differenza si dice soltanto in rapporto all’identico, ma nell’altro è l’uni vocò che si dice in rapporto al differente. La ripetizione è l’essere informale di tutte le differenze, la potenza informale del fondo che porta ogni cosa a quella “forma” estrema in cui dilegua la sua rappresentazione. Il dispars è l’ultimo elemento della ripetizione, che si oppone all’identità della rappresentazione. Così il circolo dell’eterno ritorno, della differenza e della ripetizione (che liquida quello dell’identico e del contraddittorio), è un circolo vizioso, che non dice lo Stesso se non di ciò che differisce. Il poeta Blood enuncia la professione di fede dell’ empirismo trascendentale al modo di una vera estetica: “La natura è contingente, eccessiva, ed essenzialmente mistica… Le cose sono strane… L’universo è selvaggio… Lo stesso non torna se non per portare qualcosa di differente. Il lento cerchio del tornio dell’ intagliatore non avanza che dello spessore di un capello. Ma la differenza si distribuisce sulla curva tutta intera, mai esattamente adeguata.
Gilles Deleuze, Differenza e ripetizione
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gammm-org · 7 months
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marcogiovenale · 7 months
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permutazioni 244 / luca zanini. 2023
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fabiosigns · 1 year
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Grafica ed impaginazione per catalogo aziendale, DonnaDiCoppe (2022) © fabiosigns - Le combinazioni e permutazioni di un simbolo o forma geometrica pongono l'incognita sui criteri di adattabilità del pattern a possibili sviluppi in vari formati e dimensioni. L'alternanza rigidità-flessibilità o coerenza-differenza non può prescindere dalla riconoscibilità dello «schema continuo» scelto, schema che dovrà dimostrare versatilità e «potenziale latente» confrontandosi con limitazioni, variazioni e condizionamenti. #donnadicoppe #donnadicoppevino #cantinavinicola #graphic #graphics #grafica #graphicdesign #graphicdesigner #grafico #wine #winedesign #birraartigianale #sicilianbeer #corporateidentity #corporateidentitydesign #immaginecoordinata #blackandwhite #graphicblack #graphicblackanwhite #brochure #brochures #brochuredesign #graphicbrochure #brochure_design #pattern #patterndesign #monogram #branding #brand #trademark https://www.instagram.com/p/Co5RUitsH1n/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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maxfabricz · 1 year
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Combinazioni
A questo punto si rende necessario un piccolo ripasso del calcolo combinatorio.
Consideriamo un elemento di nx1 quadretti. Consideriamo inoltre 2 colori A e B; i due colori saranno il bianco e il nero quando ci riferiamo allo schema della messa in tavola.
Quante sono le possibili combinazioni degli n quadretti, ammettendo tutte le combinazioni, comprese le ripetizioni?
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La risposta è riportata nella figura, nella seconda colonna. Con due colori (k=2) si va da 2 a 32 per numero n di quadretti che va da 1 a 5.
Quante di tali combinazioni presentano un solo quadretto nero (a=1)? Quante di tali combinazioni presentano invece due quadretti neri (a=2)? Le risposte, che sono le possibili permutazioni con ripetizione, sono riportate nelle altre colonne della tabella.
Prendiamo ad esempio un elemento di 4 quadretti, di 2 colori. Le possibili combinazioni sono 16: 4 con un solo quadretto nero, 6 con die quadretti neri, 4 con tre quadretti neri e 2 in 'tinta unita' (bianco e nero).
Quante sono infine le possibili combinazioni se invece di elementi di n quadretti di una riga, consideriamo elementi n x n, cioè di n righe e di n colonne?
Nel caso di un elemento 4 x 4 (n=4), ancora per due colori A e B (k=2), se per ciascuna riga e ciascuna colonna ammettessimo tutte le possibili combinazioni di colore, avremmo 16 x 16 x 16 x 16= 65536 (!!!) possibili ‘patterns’ per l'elemento.
Restringendo la regola, stabilendo che per ciascuna riga ci debba essere un e un solo quadretto nero (cioè, a=1), le possibili combinazioni per ciascuna delle 4 righe sono 4: ABBB, BABB, BBAB e BBBA. Ne consegue che i possibili 'patterns’ per l'elemento sono 'solo’ 4 x 4 x 4 x 4 = 256.
Imponiamo infine la regola che anche per ciascuna colonna ci debba essere un e un solo quadretto nero. Le possibili combinazioni per ciascuna delle 4 righe sono ancora 4 (ABBB, BABB BBAB e BBBA), ma nella seconda riga non potremo usare la stessa combinazione della prima riga, nella terza riga analogamente potremo usare solo due delle 4 combinazioni, mentre nella quarta riga potremo usare solo una delle combinazioni. Ne consegue che il numero dei possibili 'patterns’ è 4 x 3 x 2 x 1 = 4! = 24.
Generalizzando possiamo senz'altro dire che - dato un elemento n x n, con un solo quadretto nero disposto in modo tale che per ogni riga e ogni colonna vi sia un e un solo quadretto nero - le possibili combinazioni sono il fattoriale di n, cioè n!.
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millymedusa · 2 years
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Se...
Se…
“Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto.”Fabrizio De André Si gioca a bridge con un mazzo da 52 carte francesi. Sapete quante permutazioni sono possibili? 8.065·1064 Ovvero un numero impronunciabile di 68 cifre. Per quanto io stia giocando assiduamente, ho seri dubbi che possa succedermi di giocare la stessa mano due volte. Quando…
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inesistenzadellio · 3 years
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Un subdolo ed ingenuo senso di dolore mi investe dopo una serata passata divertendomi, tra risate e vino. Un leggero passatempo che non è nulla, se non vago languore di qualcosa che cerco di ritrovare in un passato che non mi appartiene più. Lo scorgo alla fine, nel buio della notte, come nebbia di alcool. Non esiste. Io non ci sono. Non so dove sono, perché di notte poi fai i conti con te stesso, da solo, e non ci sei. Sei in un altro letto, in un'altra casa, in un altro corpo, in un'altra vita.
Eppure sono pure qui, anche se non rispondo all'appello.
Chi sono? Io o l'altro? Chi esiste? Io o l'altro? Nessuno dei due esiste e tutti e due esistono all'unisono. Vieni da me, che da solo so stare, senza te no.
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accademicourlante · 2 years
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Io lo vorrei conoscere questo stronzo che nelle immaginarie scuole di giornalismo ha decretato e tramandato con rigore fanatico - forse per una sorta di ripicca per brexit? No, è cosa più antica di così - che si scrive choc, alla francese, in vece dell’equivalente inglese, ben più logico e immediatamente comprensibile anche fuori dalle ex colonie. L’esimio evidentemente è uomo d’altri tempi, quelli in cui il francese era la lingua franca del continente, s’intende, un illuminista in senso stretto, anagrafico. Un eretico o un ribelle, un oltranzista che non accetta la lingua ufficiale dell’Unione Europea? E lo vorrei conoscere, dicevo, perché è grazie a questo ignoto francofono se leggo ogni notizia - il vastissimo vocabolario dei giornali d’oggi comprenderà perlomeno una ventina di lemmi, per un numero di permutazioni che sarebbe notevole considerando che la coerenza linguistica non è una condizione essenziale, se non fosse che matematica e fantasia non sembrano essere di casa - ecco ogni notizia a primo acchito pare uno spot della [nome di multinazionale che commercia anche in cioccolato]. Omicidio choc! - e la cronaca più che nera è fondente 89%.
[P.S.A.] Se qualcuno del mestiere avesse una spiegazione reale per questo fenomeno e volesse condividerla con un profano, lo ringrazio in anticipo. Riferimenti memetici a omonimi toscani di un evangelista non sono graditi. [/P. S. A.]
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intotheclash · 4 years
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Questo è scritto per te. Tortuosità sotto la corteccia, scrittura tremolante dietro le tempie, piste di formiche.
Questo non è un artificio.
Circuito stampato, comunismo dei polipeptidi, primule elettroniche, allodole, secondo un programma.
Prendi e leggi, vecchio suicida.
Manifesti genetici, permutazioni, gorgheggi. Ogni cristallo un capolavoro. Costruire occhi di libellula non è un artificio ma le ricchezze del mondo sono più semplici.
Questa ortica potrebbe essere di Proust. Feedback-system di secondo grado, ultrastabile.
Finché questo libro ti arriverà in mano, potrebbe essere per leggere già troppo buio.
Se le libellule se la caveranno senza di noi, non lo sappiamo.
Bisogna accettarlo.
Butta via il libro e leggi.
Hans Magnus Enzensberger - Bibliografia
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thekitchentube · 4 years
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🍷 Rɪsᴏ, Pᴀᴛᴀᴛᴇ ᴇ Cᴏᴢᴢᴇ ᴄᴏɴ Pᴏᴍᴏᴅᴏʀᴏ ᴇ Pɪsᴛɪʟʟɪ ᴅɪ Fɪᴏʀɪ ᴅɪ Zᴜᴄᴄᴀ ғʀɪᴛᴛɪ ᴘɪᴄᴄᴀɴᴛɪ 🔸 Pare che in Islanda, causa il fatto che gli abitanti siano “solo” 400mila, esista un’app governativa a cui rivolgersi per sapere se la persona con cui vogliamo cominciare una relazione sia o meno consanguinea, in modo da evitare spiacevoli sorprese 😬…Certo è una triste storia rivolgersi ad una macchina per sapere se il nostro amore potrà o meno continuare, ma in questo tempi i computer governano anche i sentimenti (sob🙃) . Pensavo a questo mentre immaginavo questo piatto, frutto di permutazioni a tema essenzialmente di soli tre elementi, ovvero Roso, Patate e Cozze, che si ritrovano in tanti piatti della cucina regionale italiana. Possiamo citare, solo per nominarne alcuni tra i più famosi, la iella di Riso, Patate e Cozze alla barese, oppure la minestra di Riso e Patate marchigiana e napoletana per finire con la Tiella siciliana…insomma, tre ingredienti legati tra loro da mille storie di cucina del territorio del bel paese . Noi oggi abbiamo voluto declinare questi tre fattori a modo nostro, preparando un Riso in cui abbiamo aggiunto alle Cozze (qui cotte prima di aggiungerle alla fine al piatto) il Pomodoro Datterino in cui abbiamo cotto il Riso assieme all’acqua ottenuta dai molluschi. A fare la differenza e la sorpresa sono questi pistilli di Fiori di Zucchina fritti, infarinati e resi piccanti da una passata nel Sale e nella polvere di Peperoncino arancione. Un’esplosione di gusto che rende questa ricetta gradevolmente frizzante e gustosa. Se volete provare a ricrearla, per darci il vostro parere che ci fa sempre immensamente piacere ottenere, trovate oggi la ricetta sul Blog. Vi consigliamo un Rosso (per dirla come Gianni Brera : il rosso col pesce è libertà ) per degustare questo piatto, per esempio una buona Schiava o del Nero d’Avola 🔸 Buona giornata 🙋🏻‍♂️🙋🏼‍♀️😘 🔸 #thekitchentube #mahlzeit #riso #cozze #Muscheln #Mussels #mussel #ilovecooking #ifpgallery #italianrecipe #ricetta #solocosebuone #pranzoitaliano #cookingismypassion #rezepte #recipes #ricettesemplici #gesundundlecker #lecker #leckerschmecker #cookingideas #cookingwithlove #fioridizucca #instagnam (presso Merano, Trentino Alto Adige, Südtirol) https://www.instagram.com/p/B7k0JosIkYU/?igshid=un88yygbbw5c
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parolerandagie · 5 years
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Le Questioni di Cuore
Le questioni di cuore.
Quelle di cui parli agli amici, quelle che analizzi e rianalizzi, quelle a cui riguardo chiedi un parere e poi un secondo e poi un altro, quelle questioni annose, su cui ancora torni, quelle di cui cerchi una prospettiva nuova, a cui attribuisci una spiegazione che non ti eri ancora dato.
Ecco, quelle questioni di cuore, alla fine sono tutte uguali e tutte ugualmente noiose, tutte ugualmente e noiosamente imperniate su identici e ricorrenti minimi termini: ami chi non ti ama e ti ama chi non ami.
Punto.
E tutte le questioni di cuore, quelle di cui sopra, sono solo una delle tante evoluzioni, permutazioni, combinazioni del suddetto, semplice schema.
Anche la vostra questione, quella che invece vi pare così unica e speciale da non dormirci la notte, da struggervi, da piangerci, da soffrirci, non è altro che un ennesimo reimpasto, visto e rivisto, di quelle fottute undici parole.
Anche la mia, di questione.
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#0001
Vero, ci sono dei momenti di calma piatta e momenti di tempesta, maree, segue la marea il pensiero...influenza esterna indubbiamente, non è facile esserne immuni è impossibile esserne immuni, quindi condizionati...poi si alza la marea e tutto inizia, comincia a scorrere, cominciano a infrangersi pensieri di ogni tipo a seconda dell'umore a seconda del giorno...io... cominci a scavare emozioni sentimenti stati d'animo, espressioni, dolore tutto scorre ti scivola addosso lasciando il segno, sgorga dall'interno come una sorgente sotterranea...chissà se li la sorgente ha origini sotterranee o proviene da qualche ghiacciaio?naa esagerato....bha...chissene...indagherò. Guardalo, come fa ad essere cosi spensierato, pensi forse che solo la tua mente gira cosi? No, ovviamente no, forse io mi soffermo troppo ad ascoltarla forse io le do troppe attenzioni, a chi, a lei? e poi va a finire che fugge...come sempre...si spaventa e fugge, no davvero, voglio starmene per conto mio...mio Dio che cazzo ho combinato, cosa sono diventato...ripeto ripeto e ripeto ma nulla cambia il passato non cambia, bravo...veramente bravo...ormai è fatta. Irrimediabile? Irreversibile? Posso fare qualcosa? Certo che puoi fare qualcosa, nulla è impossibile no? Ma cosa...tu pensi che sicuramente un modo ci sia, ti applichi pensi e forse un modo uscirà ma no..non dipende da te, nulla dipende da te manco le tue azioni manco i tuoi pensieri...tutto è condizionato da tutto, nulla è originale nulla parte da qualcosa di nuovo, siamo pagine bianche che vengono scritte ricalcate, ognuno lascia una frase qualcosa di se e cosi veniamo formati ma di tuo cosa c'è...nulla, solo il foglio bianco... quindi non abbiamo personalità stai dicendo? non ha a che fare con la personalità, la personalità viene fuori da parole chiavi di quel foglio bianco scritto, quindi parole che qualcun'altro ha scritto sul tuo foglio, di conseguenza parole non tue, non sei tu, la tua personalità non è tua ma frutto della personalità di altri,...che a loro volta non hanno personalità propria. Quindi immagino che se la mia personalità è frutto di parole di altri, la cui personalità a loro volta è frutto di parole di altri tra cui anche le mie, quindi in un certo senso il mio foglio lo scrivo da solo con le parole che scrivo sui fogli degli altri...è questione di tempistiche, tu intervieni su fogli bianchi solo dopo che il tuo è già stato per la maggior parte scritto...quindi tu sei ciò che viene dopo? certo...il risultato, un risultato che marginalmente può cambiare, o anche essere stravolto...dipende dai casi, quindi in un certo senso sono originale? più che originale direi unico...è difficile trovare qualcuno che abbia lo stesso foglio con le stesse parole scritte sopra...è impossibile, due fiocchi di neve uguali? Allora come puoi sperare di trovare qualcuno che ti capisca, qualcuno che comprenda...impossibile, è solo questione di compatibilità, percentuali, chi più chi meno ma mai nessuno al 100% nessuno raggiungerà l'unità,....nessuno sarà mai completo per intero, tutte stronzate. Lo stomaco, troppi caffè a stomaco vuoto, ma bravo....veramente bravo, ti stai rovinando consapevolmente, esagerato....rovinando addirittura, vabbè sti cazzi. 11e30 riunione, ennesima, inutile.... riduzione costi, ottimizzazione del valore, certo come no. Devo pensare a come rimediare, rimediare, rimediare a cosa? non ricordo...a si a quel guaio che ho combinato, ma che ho fatto? come che hai fatto, hai rovinato tutto, hai fatto tutto da solo, sei un coglione, mi darà una seconda opportunità? bha dipende da lei, non puoi farci nulla. Non è vero qualcosa posso sempre farla, cosa, hai un solo colpo nel caricatore, come vuoi giocartelo? un solo colpo? si altrimenti ti fotti definitivamente, o meglio, non puoi proprio, no non puoi...dieci minuti, mi restano dieci minuti. Troppi....quindi cosa posso fare? niente, scrivi come hai fatto ieri sera, leggi e rileggi poi aspetta ed invia...quanto aspettare questo è il problema, aspettare troppo vuol dire dimenticare, farsi dimenticare...il che non sarebbe tanto male in realtà dato ciò che hai combinato, mentre aspettare troppo poco è ancora fresca, cosa? la ferita...ferita addirittura. Mica ho fatto chissa cosa, no non era niente di particolarmente eclatante ma lei l'ha presa cosi, comprensibilmente anche, lo so, perdonami sono stato un coglione ed ho fatto una follia, ma mi sentivo affogare, mi sentivo cadere nell'oblio. Sabbie mobili hai presenti? che fai, quando vedi una liana non provi ad afferrarla? Istintivamente con ogni forza residua, facendo anche danni, incurante delle conseguenze, affanni, ti sforzi gridi, cominciano a roteare gli occhi in tutte le direzioni cercando un appiglio poi lo vedi e ti ci fiondi, affondando ancora di più, più ti dimeni e più affondi...ora sei completamente affondato, sepolto, cancellato...cancellato? spero di no..l'unica speranza è un barlume di interesse che cova in lei, che magari si ricordi quella briciola di sensazione provata in quei pochi istanti...quante le probabilità? infinitesime...ma non zero...e se quella briciola viene calpestata da altre sensazioni create da te stesso dopo, sensazioni negative e quindi un rifiuto, netto, deciso...tu poi non potrai far nulla più. Si lo so, quello è il rischio maggiore, porca puttana che ho combinato...è possibile che il destino si diverti tanto con me? Ma tu non sei nessuno lo vuoi capire..certo che lo capisco e lo so ma lasciami illudere...stesso tutto questo che stai facendo ora lo fai perchè? Non so..speranza, speranza di cosa? non lo so ma speranza, ciò che muove ogni cosa...ogni cosa...anche me. Lo spero...io spero che lei.... spero. A questo punto che resta, cosa resta...non fare l'idiota, ti resta, si ma cosa. Cosa cosa cosa....ma io voglio, ma io desidero, io potrei essere un uomo migliore, potrei essere felice io, vorrei, non fare il deprimente, ma lo sono...si lo so ma non farlo visto che già lo sei, no! non lo sono io so di essere una persona migliore...sii un uomo migliore di tuo padre! Già, belle parole, devo ricordarle, anche se ora non mi servono a nulla, ora solo un miracolo può salvarmi... salvarti? da cosa? tanto un paio di anni e dimentichi, dimentico? no che non dimentico la cicatrice resta, come è rimasta quella di due anni fa. Allora vedi che il problema sei tu, si ma dimmi tu che cosa posso fare, un cazzo, non ci posso far nulla, non è logico, non è razionale, è assolutamente irrazionale, da ciò quei gesti folli privi di senso, la follia evade gli schemi, la logica costruisce gli schemi, se è un sentimento irrazionale da cui nascono gesti irrazionali o meglio ancora folli allora è un sentimento folle. Proprietà commutativa, additiva permutazioni, calcolo combinatorio...probabilità, quante probabilità ho io? Poche, davvero poche, eppure non sono da buttare, no non lo sei ma non ha modo di saperlo, a meno che non mi dia una occasione, si ma come, non puoi pretenderla, hai già fatto troppi danni quando hai cercato una occasione qualche giorno fa. Ne meriti un'altra? Lo spero. Sempre problemi sentimentali del cazzo...roba trita e ritrita, che vergogna, sii originale! Ancora?
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chez-mimich · 2 years
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PUNKT.VRT.PLASTIK
Tra i tanti dischi che ricevo dal mio amico e “istigatore a delinquere”, James Cook, ho scelto di scrivere di questo magnifico “Zurich Concert” dei Punkt.Vrt.Plastik. pubblicato dall’etichetta Intakt Records. Mi ha colpito, ad un primo ascolto, la qualità dell’improvvisazione sperimentale, lenta, non forzata, non estrema, ma raffinata (voce del verbo raffinare), dove gli accordi e le note del pianoforte di Kaja Draskler, sembrano essere una materia in via di levigazione e di consunzione, come accade alla materia scultorea in Alberto Giacometti. Ma poi c’è anche un motivo per così dire esterno alla musica ovvero le appassionate note del grande pianista Alexander Hawkins che ne accompagnano la sua uscita, note illuminanti di chi del piano ha fatto un laboratorio di esperienze e di ricerche senza fine. È fuori discussione che anche in questo concerto zurighese, il protagonista quasi assoluto sia il piano e, se dobbiamo accennare ad una chiave di lettura per accostarsi a questo lavoro, potremmo dire che si tratti della “ripetizione” e della variazione sul tema. In tutti i brani è presente una costante, una piccola frase musicale che viene ripetuta, leggermente modificata, distorta, torturata e infine trasformata, dalla incredibile bravura di Kaja Draskler e dei suoi sodali, ovvero Petter Eldh al contrabbasso e Christian Lillinger alla batteria. Ma oltre alla “ripetizione variata”, alberga nel disco anche una vivacissima dialettica tra le componenti strumentali. Come sottolinea Alexander Hawkins nelle note a cui accennavo in precedenza, le composizioni mettono in evidenza l'intera gamma di permutazioni possibili all'interno del trio: unità totale tra gli strumenti oppure disaccordo totale tra di essi. Apre le danze “Nuremberg Amok” con una batteria apparentemente scombinata, un piano e un contrabbasso che sembrano sempre in cerca di punti di contatto difficili da trovare, un discorso che sembra proseguire con “Axon” più compatto e assestato. “Trboje” presenta un pianoforte “puntillista”, disarticolato e tormentato dalle percussioni e dal contrabbasso, mentre il successivo “Vrvica I” è un pezzo per piano solo, seguito da “Morban” ricco ed articolato dove nell’esecuzione dal vivo entrano anche, a tratti, le esortazioni vocali dei musicisti. Molto sperimentale “Body decline & Natt Raum”, con le dita di Kaja Draskler che si cimentano in un corpo a corpo con la tastiera del pianoforte. Secondo Alexander Hawkins, sempre nelle note che accompagnano il disco, “Morgon Morfin” sembra essere “il cuore pulsante” di tutto il lavoro. Ed effettivamente qui che il pianoforte di Kaja sembra aver raggiunto una piena maturazione, o meglio, sembra aver trovato la sua strada, ricercata fino a questo punto nel disco: cinque minuti di estasi , come scrive Hawkins che fanno riemergere dalla memoria indicibili pagine di Scriabin o Messiens. Anche “Vrvirca II” ha un suo tono elegiaco tutto contenuto in una ripetizione, una perdita e un ritrovamento di una piccola melodia nata sulla tastiera. “Membran” ancora una ricerca sul materiale sonoro, “Trace of Veins”, solo di percussioni di Christian Lillinger” alla batteria e poi “Zug” e “Agan” che chiudono un concerto che sembra una esplorazione dentro una selva di materiali sonori dati da pochi strumenti, ma condotta con una foga combinatoria da lasciare allibiti. Una ricerca libera, di quella libertà che come diceva Paul Valery, non può che derivare dal massimo rigore.
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stefimari65 · 2 years
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CORSO ONLINE DI SECONDO LIVELLO SULLA LEGGE DEL TEMPO (4 lezioni) - queste lezioni sono rivolte a chi ha già frequentato un primo livello, infatti fanno seguito al corso online di primo livello tenuto ad ottobre 2021. E' aperto a chi ha studiato già anche con altri insegnanti e vuole approfondire gli argomenti più avanzati della Legge del Tempo. Tutte le lezioni avverranno via zoom dalle 18,00 alle 20,00 - ogni lezione viene registrata e condivisa per chi non riesce a seguire in diretta. Costo 120 euro (30 euro a lezione) Kin 157, Terra Magnetica, Alfa 26 della Luna Risonante (venerdì 04.02.2022) - TELEKTONON, alla scoperta del Vangelo di Pacal Votan e della sua Voce che parla quale Spirito di Terra Gaia. Per ricostruire i circuiti della memoria galattica distrutti durante le Guerre del Tempo. Kin 163, Notte Risonante, Kali 4 della Luna Galattica (giovedì 10.02.2022) BANCO PSI CRONO, la memoria della Terra, il campo pensante della Terra, per diventare consapevoli che stiamo transitando tra lo stato di coscienza della Biosfera a quello della Noosfera, il mentale terrestre, che chiede ora di essere visto per sviluppare il senso di unità con la Terra. Kin 170, Cane Magnetico, Kali 11 della Luna Galattica (giovedì 17.02.2022) ARMONICHE CODONI E RUNE GALATTICHE, per meditare sul senso di permutazione del DNA collegato con le permutazioni delle frequenze dei codici numerici dello Tzolkin, passando attraverso gli esagrammi dell'I Ching, che diventano specchio del cambiamento generato dall'incontro delle energie celesti e terrestri. Kin 176, Guerriero Risonante, Gamma 17 della luna Galattica (mercoledì 23.02.2022) HUNAB KU 21, introduzione agli Archetipi Galattici, evoluzione dei 20 Glifi, i circuiti neuronali all'interno della Legge del Tempo, e introduzione alle mappe mentali che stanno alla base del Percettore Olomentale, il nuovo organo di percezione che ci collega alla Coscienza Galattica, introduzione al Synchronotron. Per iscriversi scrivetemi su whatsapp 347.7975021 #hunabku21 #oracolidelsincronariogalattico #tzolkin #13lune #inlakech https://www.instagram.com/p/CXq0y2qtJD8/?utm_medium=tumblr
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